G
IOVANNA
V
ENTRONE
V
ASSALLO
Ceramica islamica / Islamic Pottery
widely adopted in Transoxiana (Wilkinson 1973: 140,
152, no. 30). The same pattern decorates the rim of a
dish, again fromNishapur, whose bottom is painted with
medallions featuring a quatrefoil knot for which
Wilkinson suggests Transoxiana as a place of origin (
Id.
:
143, 156, no. 50). Finally, three medallions with
quatrefoil knots similar to ours decorate a bowl in the
Japanese collections attributed to Transoxiana (Mikami
1962: no. 42).
Pottery painted in brown, green, yellow ochre, and
red under a transparent glaze
North-Eastern Iran; 10th-11th century (MO124, MO123).
The samples on which these colours co-exist are not
among the most frequently attested ones; besides, it
seems that green is more common in Samarkand,
while yellow is rare in Nishapur, and red is used
mainly to delineate the contours. As for the forms,
they are mostly adjusted to the type of decoration
which, for example, employs wide band, variously
filled in, along almost straight or recessed rims. These
details allow the ascription of MO123 and MO124 to
the mature production of the 10th century eastern
provinces of Iran, which is based on a shared
repertoire, albeit with a simpler, ordinary style. The
decoration divided into panels and with epigraphic
reminiscences along the rim of bowl MO123 is found
also on two bowls from Nishapur having the same
shape (Wilkinson 1973: 144, 157, nos. 54, 56), while
there are still no comparative samples for the dotted
grid in brown and bright green of MO124.
motivo epigrafico già noto in Iraq, a Susa, e largamente
in uso in Transoxiana (Wilkinson 1973: 140, 152, n. 30).
Questo stesso motivo orna la tesa di un piatto, sempre da
Nishapur, il cui fondo è occupato da medaglioni con il
nodo quadrilobato, per il quale Wilkinson ipotizza
un’origine dalla Transoxiana (
Id.
: 143, 156, n. 50). Infine
tre medaglioni con nodi quadrilobati simili ai nostri
ornano una coppa delle collezioni giapponesi attribuita
alla Transoxiana (Mikami 1962: n. 42).
Ceramiche dipinte in bruno, verde, giallo ocra e
rosso su fondo bianco, sotto vetrina trasparente
Iran nord-orientale; X-XI secolo (MO124, MO123).
Gli esempi sui quali coesistono questi colori non sono
tra i più numerosi; inoltre sembra che il verde chiaro
sia più frequente a Samarcanda, mentre il giallo sia
raro a Nishapur e il rosso sia impiegato soprattutto per
delineare i contorni. Quanto alle forme esse sono per
la maggior parte adeguate al tipo di decorazione che,
per esempio, utilizza larghe fasce variamente campite
intorno a bordi quasi verticali o rientranti. Queste
precisazioni permettono di collocare MO123 e
MO124 nella matura produzione delle province
dell’Iran orientale del X secolo, che si rifà a un
repertorio comune sia pure con uno stile più semplice
e corrente. La decorazione a settori con reminiscenze
epigrafiche del bordo della coppa MO123 si ritrova su
due coppe da Nishapur con lo stesso profilo
(Wilkinson 1973: 144, 157, nn. 54, 56), mentre il
reticolo puntinato in bruno e verde brillante della
coppa MO124 non trova al momento confronti precisi.
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